Nel 2002 il Premio Nobel a Imre Kertész è un sintomo: l'Ungheria è ormai weltliterarisch. Il processo storico – che ha visto gli scrittori ungheresi lavorare fin dagli anni '70 per l'autonomia ontologica del proprio campo, per una scrittura dalla lingua non mendace, per il superamento del 'moderno' del socialismo reale in un 'postmoderno' dove la realtà venga, non "descritta", ma "impiegata" e ciò a fini antropici – è a un punto fermo, viene accolto all'estero come patrimonio comune. Secondo Ungheria 1945-2002. La dimensione letteraria – che fissa un lungo lavoro di analisi (vedi tra gli altri Scrivere postmoderno in Ungheria, 1995, Scrittori ungheresi allo specchio, 2003, e Fonti di Weltliteratur. Ungheria, 2012) – il contributo ungherese all'epoca contemporanea è il senso per tale funzione antropica della letteratura (anche se il contesto pare ora voler ostacolare l'impresa).
University of Florence, Italy - ORCID: 0000-0002-3415-4169
Titolo del libro
Ungheria 1945-2002. La dimensione letteraria
Autori
Beatrice Tottossy
Opera sottoposta a peer review
Anno di pubblicazione
2012
Copyright
© 2012 Author(s)
Licenza d'uso
Licenza dei metadati
Editore
Firenze University Press
DOI
10.36253/978-88-6655-311-3
eISBN (pdf)
978-88-6655-311-3
eISBN (xml)
978-88-9273-731-0
Collana
Biblioteca di Studi di Filologia Moderna
e-ISSN della collana
2420-8361