Con l’avvento della modernità, il diritto entra in una contraddizione irriducibile. Deve, simultaneamente, porre argini alla forza di cui dispone lo Stato e usufruire della stessa per rendere le proprie decisioni vincolanti. Partendo da questa paradossalità, l’autrice ricerca, nei discorsi giuridici, filosofici e letterari della modernità, gli strumenti adeguati per assicurare al diritto una progressiva differenziazione dalla vis, superando tanto quella tradizione filosofico-giuridica che lo rappresenta come un Leviatano, quanto quella che lo vuole immune da ogni forma di violenza. In particolare, attraverso una lettura inedita delle narrazioni di Kafka e Melville, dimostra come i sistemi giuridici moderni, ancor prima di essere strumenti di controllo, siano sogni, fantasie di non violenza.
- ORCID: 0000-0001-6974-0742
Titolo del libro
Diritto e violenza
Sottotitolo del libro
Un'analisi giusletteraria
Autori
Maria Pina Fersini
Opera sottoposta a peer review
Numero di pagine
200
Anno di pubblicazione
2018
Copyright
© 2018 Author(s)
Licenza d'uso
Licenza dei metadati
Editore
Firenze University Press
DOI
10.36253/978-88-6453-829-7
ISBN Print
978-88-6453-828-0
eISBN (pdf)
978-88-6453-829-7
eISBN (xml)
978-88-9273-074-8
Collana
Premio Ricerca «Città di Firenze»
ISSN della collana
2705-0289
e-ISSN della collana
2705-0297