Il fiorentino Giovanni Cavalcanti (1381-1451 ca.), membro di un ramo decaduto della famiglia, ebbe una vita segnata dal carcere per debiti. Il desiderio di giustizia e rivalsa informa i suoi scritti. La Nuova opera è un testo eterogeneo: punteggiato da novelle e aneddoti, fra cronaca storica e satira morale, narra e commenta gli eventi che coinvolsero Firenze negli anni 1440-1447. Memore di Dante, letto con profitto da Machiavelli, l’autore denuncia le cruente opposizioni tra fazioni e la degenerazione nei vizi della città, nonché la violenza e la tendenza alla tirannide dilaganti nella penisola, con punte polemiche verso Filippo Maria Visconti, Francesco Sforza, Cosimo de’ Medici. La nuova edizione critica e annotata guida i lettori attraverso la densa e vivace scrittura cavalcantiana.
University of Florence, Italy - ORCID: 0000-0003-1797-5050
Titolo del libro
Nuova opera
Sottotitolo del libro
Edizione critica e annotata
Curatori
Arianna Capirossi
Opera sottoposta a peer review
Numero di pagine
382
Anno di pubblicazione
2022
Copyright
© 2022 Author(s)
Licenza d'uso
Licenza dei metadati
Editore
Firenze University Press
DOI
10.36253/978-88-5518-530-1
ISBN Print
978-88-5518-529-5
eISBN (pdf)
978-88-5518-530-1
Collana
Biblioteca di storia
ISSN della collana
2464-9007
e-ISSN della collana
2704-5986