Alla metà del IX secolo i popoli di una Slavia recentemente cristianizzata entrano nella scrittura e nella storia grazie all'operato di due missionari bizantini, i fratelli tessalonicensi Costantino-Cirillo e Metodio, che, inventato un nuovo alfabeto, osano tradurre testi sacri e liturgici utili al giovane gregge in un vernacolo barbaro promosso a lingua colta e sacra. Di questa vicenda, che ha condizionato profondamente la cultura slava, segnandone la mentalità e determinando l'evoluzione delle moderne lingue nazionali, e in particolare quella del russo, l'Introduzione alla lingua paleoslava ripercorre le linee, raccontando la genesi, le trasformazioni e la funzione del paleoslavo all'interno della Slavia medievale e fornendone una accurata descrizione fonetica, morfologica e sintattica, corredata di numerosi esempi e di tavole morfologiche.
University of Rome Tor Vergata, Italy - ORCID: 0000-0002-5196-485X
Titolo del libro
Introduzione alla lingua paleoslava
Autori
Nicoletta Marcialis
Opera sottoposta a peer review
Numero di pagine
298
Anno di pubblicazione
2005
Copyright
© 2005 Author(s)
Licenza d'uso
Licenza dei metadati
Editore
Firenze University Press
DOI
10.36253/978-88-6453-114-4
ISBN Print
9788884536617
eISBN (pdf)
978-88-6453-114-4
eISBN (xml)
978-88-5518-756-5
Collana
Biblioteca di Studi Slavistici
ISSN della collana
2612-7687
e-ISSN della collana
2612-7679