Fra XIII e XIV secolo si assiste nell'architettura fiorentina a un grande rinnovamento, i cui protagonisti sono i nuovi enti civili (i podestà stranieri) e religiosi (ordini mendicanti e cistercensi), che propongono una concezione dello spazio e metodi per la sua realizzazione originali. Arnolfo di Cambio, il grande interprete delle mutate esigenze urbanistiche e architettoniche della città, introduce nuovi modelli formali e tecnici che aggiornano improvisamente il patrimonio degli artigiani fiorentini. In particolare, il confronto fra la consistenza e la documentazione dei manufatti edilizi mostra l'importanza degli strumenti di lavorazione della pietra che, spesso indicati nei progetti architettonici, possono svelare sconosciute paternità.
University of Florence, Italy - ORCID: 0000-0002-6977-6240
Titolo del libro
“De bonis lapidibus conciis”: la costruzione di Firenze ai tempi di Arnolfo di Cambio
Sottotitolo del libro
Strumenti, tecniche e maestranze nei cantieri fra XIII e XIV secolo
Autori
Marco Frati
Opera sottoposta a peer review
Anno di pubblicazione
2006
Copyright
© 2006 Author(s)
Licenza d'uso
Licenza dei metadati
Editore
Firenze University Press
DOI
10.36253/978-88-6453-195-3
eISBN (pdf)
978-88-6453-195-3
eISBN (xml)
978-88-5518-806-7
Collana
Studi e saggi
ISSN della collana
2704-6478
e-ISSN della collana
2704-5919