La sconfitta della democrazia francese e il successo della reazione in tutta Europa tra il 1848 e il 1849 alimentarono discussioni profonde tra le comunità degli esuli e nei movimenti nazionali sugli sviluppi da dare al movimento democratico, mentre s'impostavano su quelle basi importanti esperimenti organizzativi di livello internazionale. Il movimento italiano partecipò intensamente alla costruzione dei comitati per l'azione e all'elaborazione concettuale che vedeva contrapporsi orientamenti repubblicani, socialisti, comunisti e anarchici, intorno a temi come la repubblica universale e la questione sociale. Mazzini, in primo luogo, poi Montanelli, Cattaneo, Ferrari, Macchi, Pianciani, Pisacane, furono interlocutori di una comunità internazionale che comprendeva Ledru Rollin, Blanc, Blanqui, Herzen, Hugo, Coeurderoy, Déjacque, Marx, Engels, e molti altri. Nel Risorgimento italiano si riversarono così temi fondamentali per lo sviluppo della democrazia e della costruzione nazionale in un confronto intenso che, se non impedì la perdita dell'egemonia nei confronti dei moderati, pose solide basi per lo sviluppo dei movimenti democratici nell'Italia unita in un quadro europeo.
University of Florence, Italy
Titolo del libro
La democrazia europea e il laboratorio risorgimentale italiano (1848-1860)
Autori
Fabio Bertini
Opera sottoposta a peer review
Numero di pagine
126
Anno di pubblicazione
2007
Copyright
© 2007 Author(s)
Licenza d'uso
Licenza dei metadati
Editore
Firenze University Press
DOI
10.36253/978-88-5518-025-2
ISBN Print
978-88-5518-024-5
eISBN (pdf)
978-88-5518-025-2
eISBN (xml)
978-88-9273-888-1
Collana
Biblioteca di storia
ISSN della collana
2464-9007
e-ISSN della collana
2704-5986