Con un prezioso lavoro di recupero, trascrizione, attenta e capillare annotazione di un epistolario inedito costituito da 311 pezzi, Enrica Colavero dà voce a due significativi e appartati poeti del secondo Novecento italiano: Francesco Tentori (1924-1995) ed Ercole Ugo D'Andrea (1937-2002), ultimi appassionati testimoni e seguaci dell'ermetismo.
Tentori, grande traduttore di poeti e narratori spagnoli e ispano-americani (introdusse Borges in Italia), prima di stabilirsi definitivamente a Roma, strinse forti legami con Firenze, in particolare con i gruppi di intellettuali (scrittori e critici ma anche pittori) che frequentavano il Gabinetto Viessuex e il caffè Paszkowski.
Anche D'Andrea è per certi versi un fiorentino d'adozione, per la sua passione per l'ermetismo; ma egli scelse l'isolamento della sua Galatone – nell'estremo sud della Puglia –, dove fu impegnato in una intensa attività di studio.
Dalle lettere offerte in questo libro emerge la centralità della cultura, ma risaltano anche le speranze e le delusioni di due intellettuali inquieti che cercano il tempo e il senso di una vita spesa tutta nel confronto e al servizio dell'arte.
Centro di Ascolto e Orientamento Psicoanalitico, Italy
Titolo del libro
Fiorentini abusivi
Sottotitolo del libro
Il carteggio Ercole Ugo D'Andrea-Francesco Tentori (1972-1995)
Curatori
Enrica Colavero
Opera sottoposta a peer review
Numero di pagine
274
Anno di pubblicazione
2008
Copyright
© 2008 Author(s)
Licenza d'uso
Licenza dei metadati
Editore
Firenze University Press
DOI
10.36253/978-88-8453-720-1
ISBN Print
978-88-8453-719-5
eISBN (pdf)
978-88-8453-720-1
eISBN (xml)
978-88-9273-840-9
Collana
Fonti storiche e letterarie – Edizioni cartacee e digitali
ISSN della collana
2704-5994
e-ISSN della collana
2704-6001