La composizione di azioni con soggetti sacri e profani e il riutilizzo di fabulae antiche, declinate secondo il principio dell’utilità morale dei temi trattati, caratterizza la ricerca letteraria di Girolamo Bartolommei che si cimentò nelle forme della scrittura lirica, epica, drammaturgica e musicale, richiamando ‘i benigni lettori’ delle sue opere alla funzione etica e sociale della poesia. La sua Didascalia cioè dottrina comica (stampata a Firenze nel 1658 e ristampata nel 1661), di cui presentiamo l’edizione critica, si rende interessante per la peculiarità della proposta teorica, riconducibile alle ragioni del teatro d’accademia, tesa a dimostrare ai giovani letterati, procedendo da questioni di poetica generale fino agli ‘abbozzi di commedie di mezzo’ da lui stesso composti, come solo l’ ‘onestà’ e il decoro di una ‘ben ordinata commedia’ potessero risollevare le sorti dell’arte comica dal degrado in cui era caduta.
University of Florence, Italy
Titolo del libro
Didascalia cioè dottrina comica libri tre (1658-1661)
Sottotitolo del libro
Saggio introduttivo. L'opera esemplare di un 'moderato riformatore', edizione critica e note di Sandro Piazzesi
Curatori
Sandro Piazzesi
Autori
Girolamo Bartolomei
Opera sottoposta a peer review
Numero di pagine
482
Anno di pubblicazione
2016
Copyright
© 2016 Author(s)
Licenza d'uso
Licenza dei metadati
Editore
Firenze University Press
DOI
10.36253/978-88-6453-490-9
ISBN Print
978-88-6453-489-3
eISBN (pdf)
978-88-6453-490-9
eISBN (xml)
978-88-5518-922-4
Collana
Moderna/Comparata
ISSN della collana
2704-5641
e-ISSN della collana
2704-565X