W. B. Yeats e la cultura italiana prende in esame l''italianismo' di William Butler Yeats e la fortuna del poeta irlandese nella poesia e nella critica italiana. Verificando la presenza, l'influenza e la suggestione delle «learned Italian things» sull'opera del poeta irlandese, attraverso la ricognizione delle sue letture così come si evince dalla biblioteca custodita dalla figlia Anne, e grazie a un costante riferimento ai testi, vengono analizzati e discussi gli influssi italiani più marcatamente presenti nella produzione del Nobel irlandese. Questa prima parte del volume presenta, nella sua interezza, il carteggio in gran parte inedito tra Yeats e il filosofo Mario Manlio Rossi. Osservando successivamente l'influenza e la fascinazione esercitata dall'opera yeatsiana sui poeti italiani Montale, Solmi e Giudici, che di Yeats tradussero alcune poesie, e Lucio Piccolo, che con il poeta irlandese intrattenne un breve scambio epistolare, anch'esso ancora parzialmente inedito, si giunge ad una disamina critica della ricezione italiana dell'opera di Yeats. W. B. Yeats e la cultura italiana si chiude con una bibliografia ragionata delle traduzioni e dei contributi critici che costituisce un importante quadro di riferimento della penetrazione dell'opera di Yeats in Italia (1905-2005).
University of Florence, Italy - ORCID: 0000-0003-3171-3639
Titolo del libro
W. B. Yeats e la cultura italiana
Autori
Fiorenzo Fantaccini
Opera sottoposta a peer review
Anno di pubblicazione
2009
Copyright
© 2009 Author(s)
Licenza d'uso
Licenza dei metadati
Editore
Firenze University Press
eISBN (pdf)
978-88-8453-973-1
eISBN (xml)
978-88-9273-801-0
Collana
Biblioteca di Studi di Filologia Moderna
e-ISSN della collana
2420-8361