L'indagine sull'essere vivente e sulla sensazione condotte da Aristotele nel De Anima e nelle opere biologiche pongono in luce molteplici corrispondenze teoriche con la nozione merleau-pontyana di percezione e l'ontologia del sensibile emergenti dalla Fenomenologia della percezione e dai Corsi sulla Natura.
In Aristotele e in Merleau-Ponty la riabilitazione epistemologica dell'esperienza sensibile conduce, sul piano ontologico, alla teorizzazione di una nuova idea di soggetto vivente e di Natura: il sinolo biologico in Aristotele e la nozione di Leib nei termini di chiasma in Merleau-Ponty. Inoltre la nozione aristotelica di sinolo presenta delle forti analogie con la concezione merleau-pontyana di corpo vivo (Leib). Da un lato i risultati speculativi conseguiti da Aristotele nelle ricerche biologiche (dove emerge che la maggior parte delle funzioni vitali si realizzano mediante una totale compenetrazione di anima e corpo), e dall'altro la teoria del sinolo da egli elaborata nel De Anima (secondo cui la sostanza vivente costituisce un'unità indissolubile di materia e forma), presentano molti punti di contatto con l'idea di embodiment che attraversa l'intera opera merleau-pontyana a partire dalla Fenomenologia della percezione.
University of Juiz de Fora, Brazil - ORCID: 0000-0001-5099-358X
Titolo del libro
Corpo Vivente Mondo
Sottotitolo del libro
Aristotele e Merleau-Ponty a confronto
Autori
Elena Pagni
Opera sottoposta a peer review
Numero di pagine
152
Anno di pubblicazione
2012
Copyright
© 2012 Author(s)
Licenza d'uso
Licenza dei metadati
Editore
Firenze University Press
DOI
10.36253/978-88-6655-283-3
ISBN Print
978-88-6655-282-6
eISBN (pdf)
978-88-6655-283-3
eISBN (xml)
978-88-9273-569-9
Collana
Premio Ricerca «Città di Firenze»
ISSN della collana
2705-0289
e-ISSN della collana
2705-0297