Che cosa accadde ai professori espulsi con le leggi razziali del 1938? E ai più numerosi e meno noti studiosi non strutturati che furono sospesi dal servizio? Che cosa fecero gli studenti cui venne negata l’iscrizione all’università o i neolaureati senza più prospettive per il loro futuro? Gli archivi universitari nulla ci dicono in proposito ; quel che si voleva era che gli studiosi e gli studenti dichiarati di ‘razza ebraica’ fossero cancellati e dimenticati. Non pochi decisero di lasciare l’Italia. Quali furono i loro percorsi e le reti di aiuto? Come vennero trattati all’estero? Quanto soffrì la cultura italiana di quelle perdite? Nel dopoguerra, l’università cercò di recuperarle? Gli espatriati che fossero tornati avrebbero potuto portare nuove conoscenze e idee, ma molti non rientrarono. Perché?
Focalizzandosi sul caso rilevante di Firenze, si indaga il minimizzato fenomeno dell’emigrazione intellettuale per motivi politici e razziali. Un recente passato su cui occorre sapere e riflettere.
University of Florence, Italy - ORCID: 0000-0002-6464-5591
Titolo del libro
L’emigrazione intellettuale dall’Italia fascista
Sottotitolo del libro
Studenti e studiosi ebrei dell’Università di Firenze in fuga all’estero
Curatori
Patrizia Guarnieri
Opera sottoposta a peer review
Numero di pagine
178
Anno di pubblicazione
2019
Copyright
© 2019 Author(s)
Licenza d'uso
Licenza dei metadati
Editore
Firenze University Press
DOI
10.36253/978-88-6453-874-7
ISBN Print
978-88-6453-873-0
eISBN (pdf)
978-88-6453-874-7
eISBN (epub)
978-88-6453-875-4
eISBN (xml)
978-88-9273-070-0
Collana
Biblioteca di storia
ISSN della collana
2464-9007
e-ISSN della collana
2704-5986