Questo libro racconta il realismo della letteratura novecentesca da un’ottica straniata e inedita, ed esplora l’ipotesi che alcuni scrittori italiani – Vittorini, Pasolini e Calvino – abbiano guardato alle tecniche espressive del linguaggio teatrale come strumento privilegiato per l’elaborazione narrativa di un proprio personale “realismo teatrale”. L’individuale approdo alla cultura teatrale da parte dei narratori presi in considerazione è inquadrato nell’ambito di una più ampia tendenza all’interdisciplinarietà e alla rottura delle barriere di genere che riguarda tutta la cultura novecentesca, con riferimenti puntuali alle teorie di Szondi, Brecht, Lukács, Gramsci, Contini e Bachtin. L’autrice completa la sua indagine teorica con un’analisi critica di capolavori narrativi del Novecento come Il barone rampante e Conversazione in Sicilia.
University College Dublin, Ireland - ORCID: 0000-0002-4825-9535
Titolo del libro
Il realismo teatrale nella narrativa del Novecento: Vittorini, Pasolini, Calvino
Autori
Enrica Maria Ferrara
Opera sottoposta a peer review
Numero di pagine
220
Anno di pubblicazione
2014
Copyright
© 2014 Author(s)
Licenza d'uso
Licenza dei metadati
Editore
Firenze University Press
DOI
10.36253/978-88-6655-577-3
ISBN Print
978-88-6655-576-6
eISBN (pdf)
978-88-6655-577-3
eISBN (epub)
978-88-6655-578-0
eISBN (xml)
978-88-9273-603-0
Collana
Studi e saggi
ISSN della collana
2704-6478
e-ISSN della collana
2704-5919