Autore dell'Architettura del medioevo in Sardegna che gli procurò nel 1956 il Premio Nazionale Olivetti, Raffaello Delogu è stato storico dell'arte e Sovrintendente alle Antichità e Monumenti in Sardegna, in Abruzzo e in Sicilia. Dalla lettura del suo epistolario con uno degli scrittori più significativi del nostro secondo Novecento, qui riccamente trascritto e annotato da Monica Graceffa, appare non solo come un intellettuale impegnato dedito a ricerche sull'arte antica e moderna, ma come un amico corrosivo e scherzoso che dialoga fin dalla giovinezza con un Giuseppe Dessí che se è all'inizio un pittore dilettante in via di maturazione, subito si presenta invece come uno scrittore maturo e un attento conoscitore di ogni forma di arte. Ad unirli, oltre gli studi e le amicizie comuni (nei nomi Claudio Varese, Maria Lai…), l'interesse per la pittura e la partecipazione per quanto Dessí andava vivendo (i trasferimenti, la passione politica…) e scrivendo di narrativa, teatro, saggistica (importanti a questo proposito le lettere relative alla collaborazione di entrambi al numero 'sardo' de «Il Ponte» di Pietro Calamandrei).
University of Florence, Italy
Titolo del libro
Lettere 1936-1963
Curatori
Monica Graceffa
Autori
Giuseppe Dessí, Raffaello Delogu
Opera sottoposta a peer review
Numero di pagine
112
Anno di pubblicazione
2012
Copyright
© 2012 Author(s)
Licenza d'uso
Licenza dei metadati
Editore
Firenze University Press
DOI
10.36253/978-88-6655-162-1
ISBN Print
978-88-6655-158-4
eISBN (pdf)
978-88-6655-162-1
eISBN (epub)
978-88-6655-164-5
eISBN (xml)
978-88-5518-915-6
Collana
Fonti storiche e letterarie – Edizioni cartacee e digitali
ISSN della collana
2704-5994
e-ISSN della collana
2704-6001